Nella nostra vita viviamo momenti in cui sentiamo che la relazione con gli altri è insoddisfacente, che qualcosa nella natura dei nostri rapporti ha bisogno di un cambiamento. Attuare questo cambiamento ci risulta difficile e ci fa sentire bloccati.
Abbiamo paura di cambiare anche un singolo pezzo della realtà intorno a noi.
Il ponte delle relazioni con gli altri sono i comportamenti.
I comportamenti che assumiamo ci differenziano dagli altri, ci danno un'identità, e rappresentano l'espressione del nostro mondo interno, fatto di emozioni, di desideri, di intenzioni e di pensieri.
Le nostre azioni a volte generano sofferenza e malessere in modo ripetitivo e per molto tempo in noi per primi, e poi nelle persone che ci stanno accanto ansia, paura, dolore, rabbia, invidia diventano emozioni insopportabili che trovano spazio solamente attraverso comportamenti distruttivi.
Progressivamente la nostra vita perde di qualità, l'entusiasmo diventa più flebile e cominciamo a fare fatica nello svolgere le azioni che contraddistinguono la nostra realtà quotidiana: lo studio, il lavoro, il rapporto di coppia, quello con la famiglia, con gli amici.
Tali fasi della vita vengono percepite come momenti di crisi personali

Come e perché intraprendere un percorso di terapia

Un percorso personale di terapia ha inizio dentro di sé con la richiesta di aiuto ad una persona specializzata attraverso un primo appuntamento, durante il quale è possibile confrontarsi sulla propria problematica.
Una fase di crisi è voce di una perdita di equilibrio del proprio modo di stare nel mondo: questo non vuol dire che l'equilibrio era sbagliato o che non andava bene, bensì che esso non è più funzionale a dare voce a quei desideri ed a quelle istanze che sono emerse dentro di noi.
Questo accade perché la nostra vita, il nostro esserci nel mondo, è in continuo cambiamento e chiede di trovare forme d'espressione nuove e soddisfacenti.
La terapia della Gestalt è uno strumento che dà la possibilità di ascoltare e riconoscere i nostri bisogni e desideri profondi e di trovare con l'esperienza forme comportamentali che siano espressione soddisfacente di tali istanze.
Detto in altre parole, la Gestalt chiama contatto la posizione di ascolto e riconoscimento di ciò che si prova: cosa sento, cosa voglio, cosa faccio per ottenere quello che voglio e cosa provo adesso, che ho provato a fare quello che mi ero preposto di fare, si chiama ciclo del contatto ed è il cuore del processo di cambiamento in ottica gestaltica.


venerdì 11 febbraio 2011

Enneagramma e psicoterapia della Gestalt

L'Enneagramma rappresenta il più antico strumento di conoscenza delle varie tipologie della personalità. Nato dalle antiche tradizioni orali dell'Asia è stato reintrodotto nel mondo occidentale da Gurdjieff intorno agli anni 20' e la sua forma attuale di maggiore utilizzo deriva dal lavoro di Oscar Ichazo e Caludio Naranjo.
L'Enneagramma descrive nove tipologie di personalità mettendo in evidenza, per ciascuna di esse la base emozionale, la struttura cognitiva (cioè la tipologia di pensieri che affollano la mente di una persona), l'alterazione causata da una specifica passione (ovvero la passione che porta la persona ad assumere comportamenti ripetitivi e rigidi) e la specifica virtù (ovvero quei comportamenti che aiutano la persona a liberarsi dal proprio carattere).



L'Enneagramma è uno strumento che presenta molte affinità di utilizzo con la psicoterapia della Gestalt.

La descrizione del carattere, infatti, è rivolta a mettere in evidenza come una persona si muove all'interno del proprio ambiente. L'intenzione, detto in altre parole, e tesa a descrivere come il carattere influenza, con la sua rigidità, il modo di stare in relazione con l'altro. In secondo luogo afferma che ciascuna persona ha un particolare carattere, e quindi, anche il terapeuta stesso ha un carattere. Non si tratta, perciò, di un sistema che tende a classificare le persone ed a dividerle in sane e malate, bensì di uno strumento che pone tutte le persone allo stesso livello, ovvero ognuna avente una particolare alterazione caratteriale.

Una seconda affinità con la psicoterapia della Gestalt è l'individuazione di una base emozionale che sorregge tutta la struttura caratteriale. Le tre emozioni primarie, che dividono le nove tipologie in tre gruppi, sono il risentimento, la diffidenza e la disillusione. L'attenzione costante all'interno di un percorso terapeutico sul sentire, ovvero su cosa una persona sta provando nello stare in relazione con il terapeuta e nel mentre esprime sé stesso, porta alla luce chiaramente la tonalità emotiva di base della propria struttura caratteriale.
Ancora, la proposta di una virtù come direzione per riuscire a liberarsi dal proprio carattere centra l'azione terapeutica, ovvero ciò che aiuta la persona a migliorare la qualità della propria vita, sul fare. Per la psicoterapia della Gestalt il cambiamento ed il benessere di una persona non avvengono fermandosi a capire cosa sta accadendo, bensì trovando e sperimentando nuove modalità e nuovi comportamenti per stare in relazione con gli altri.

Infine, ed è probabilmente la più sottile e profonda affinità fra l'Enneagramma e la psicoterapia della Gestalt, entrambi questi due strumenti vedono nella fluidità la chiave del cambiamento. Il carattere, infatti, viene descritto come una struttura cristallizzata che risponde con comportamenti rigidi e ripetitivi all'ambiente circostante. La psicoterapia della Gestalt promuove nella sua azione terapeutica l'esperienza della creatività come modalità di uscita dalle proprie problematiche.
Dietro vi è la consapevolezza che tutti sono creativi, ma che molti hanno smesso di esercitarsi ad esserlo.